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Archeologia, spostamento muro al Vaticano2021-04-19T12:55:01+02:00

Roma Libera Università Maria Santissima Assunta
Sezionamento e delocalizzazione di reperti archeologici costituiti da due muri di epoca romana lunghi 11 ed 8 metri suddivisi in 12 sezioni pesanti da 1.500 a 3.000 kg.
Rimontaggio delle 12 sezioni in un area museale all’interno della nuova biblioteca dell’università Vaticana

 

Si tratta di due muri paralleli orientati NE – SW costituiti da spezzoni rettangolari di laterizi e malta pozzolanica.
Le due strutture sono poste ad una distanza di 4,30 m, Il muro settentrionale è costituito da tre tratti lunghi rispettivamente 1,30 m, 1,90 m e 3 m, interrotti da pilastri larghi 60 cm; il muro meridionale si conserva per un unico tratto lungo ca. 11 m.

 

4 taglio a filo alla base del reperto archeologico   5 taglio con filo diamantato sotto la fondazione del reperto

La procedura seguita per sezionare e spostare le porzioni di muro è stata così concordata con la direzione tecnica archeologica:

1) taglio a filo alla base della fondazione del muro

 

6 carotaggi     7 carotaggio

2) Esecuzione di carotaggi da 160 mm a distanza di 40 cm l’uno dall’altro, in asse alla linea di taglio, carotaggi eseguiti allineati grazie ad una slitta lunga 4 m su cui scorre la carotatrice.

 

8 fori     9 culla per lo spostamento del reperto archeologico

3) Inserimento nei fori di tubi in acciaio diam 150 mm lunghi 120 cm e montaggio della culla di sollevamento

 

10 sezionamento verticale del reperto archeologico

4) Abbiamo poi proceduto ad eseguire i tagli verticali a filo per sezionare il muro in blocchi trasportabili di peso variabile compreso tra i 1.500 ed i 3.000 kg

 

11 sollevamento del reperto archeologico     12 deposito della porzione di muro romano, reperto archeologico

5) Il blocco viene sollevato e spostato in un area «laboratorio»

 

13 trattamento e protezione reperto archeologico     14 protezione del muro romano

6) nell’area laboratorio i blocchi vengono trattati con sostanze fungicide e rivestiti con più strati di materiali protettivi.

 

16 incapsulamento del muro romano     17 protezione del muro romano

7) Successivamente vengono rivestiti di un strato protettivo di intonaco che incapsula e irrigidisce il manufatto

 

15 protezione reperti archeologici     18 stabilizzazione del reperto archeologico

8)  I blocchi vengono protetti da un altro strato di PVC e stabilizzati ammorsandoli tra due robuste tavole messe in tensione da tiranti in acciaio

 

19 area stoccaggio reperti archeologici

Dopo aver eseguito la fondazione della futura biblioteca, i blocchi sono stati riposizionati esattamente con lo stesso allineamento preesistente.

 

20 riposizionamento muro romano

Trovandoci in aree non più coperte dalla grù, abbiamo proceduto a creare dei binari in tubolari ove i blocchi avrebbero potuto scorrere a spinta

 

21 assemblaggio porzioni di muro romano

 

Raggiunta la posizione i blocchi vengono liberati dai tiranti e dalle tavole per poter essere accostati gli uni agli altri

 

22 riposizionamento reperti archeologici     23 riallineamento dei reperti

I blocchi vengono attestati in perfetta continuità a sinistra ed a destra della torre scala rispettando l’allineamento e la distanza

 

24 allineamento reperti

Si procede poi all’apertura delle capsule di intonaco ed all’accostamento dei manufatti

 

25 allineamento archeologico dei reperti     26 ricollocazione reperto archeologico

Liberati i manufatti dalle protezioni si procede al riallineamento micrometrico restituendo al muro la sua «continuità»

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