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Tecniche di demolizione2021-04-19T12:35:22+02:00

 

Le tecniche di demolizione edilizia possono essere suddivise in due grandi famiglie:

 

Demolizione edilizia incontrollat

 

Demolizione edilizia controllata

 

  1. Le tecnologie di demolizioni edilizie incontrollate

Sono usate prevalentemente per azioni distruttive, le più comuni sono:

 

demolizione con esplosivo

 

demolizione per percussione ottenuta con martelli pneumatici o grossi martelli oleodinamici montati su mezzi meccanici

 

demolizione per frantumazione con l’uso di grandi pinze idrauliche e/o cesoie oleodinamiche montate su mezzi meccanici

 

demolizione per frantumazione con l’utilizzo di martinetti idraulici usati come divaricatori o spaccaroccia

demolizione per spinta o trascinamento ottenuta con mezzi meccanici quali ruspe cingolate o terne gommate

 

ASPETTI NEGATIVI

rischi per gli operatori

rumore

polveri

imprecisione

vibrazioni distruttive per le strutture adiacenti

ASPETTI POSITIVI

rapidità

 

  1. Le tecnologie di demolizioni edilizie controllate

Sono usate prevalentemente nei casi di recupero e riqualificazione del costruito quali:

adeguamenti normativi

apertura o allargamento di porte e finestre

interventi antisismici

rinforzi strutturali

apertura di fori per passaggi di impianti

deumidificazione radicale con inserimento di guaine

 

Le tecnologie usate sono:

 

demolizione per frantumazione chimica con l’uso di sostanze espandenti

 

demolizione per frantumazione meccanica con pinze oleodinamiche montate su automezzi

 

demolizione per frantumazione meccanica ottenuta con martinetti espandenti

 

demolizione o taglio per abrasione con sega a disco diamantato o sega a filo diamantato

 

demolizione o taglio con foretti per carotaggi contigui

 

demolizione o taglio con lancia termica

 

demolizione o taglio con plasma

 

demolizione o taglio con laser

 

AbrasioneFrantumazione

ASPETTI NEGATIVI
queste tecniche di demolizione richiedono attrezzature specifiche e operatori qualificati, sono apparentemente più costose delle demolizioni alternative ma da analisi a lavoro finito, considerando tutti i risparmi accessori, risultano sorprendentemente molto più convenienti
ASPETTI POSITIVI
precisione
controllo del rischio
basse emissioni di inquinanti come rumore e polveri
assenza di vibrazioni e salvaguardia delle strutture adiacenti

 

2.1 La demolizione edilizia meccanica

 

Demolizione per trazione o demolizione per spinta con mezzi meccanici.

Si usa per strutture di modesta altezza o per spianare residui di altre demolizioni. Si opera con grossi mezzi cingolati o gommati dotati di braccio con benna.

2.2 La demolizione edilizia con esplosivi

 

Demolizioni con miscele detonanti.

Le cariche esplosive di basso potenziale, vengono piazzate nei punti critici della struttura da demolire, innescate elettricamente, detonano progressivamente secondo uno schema predeterminato per ottenere l’inviluppo della struttura.

Si usano esclusivamente per la demolizione di edifici isolati.

2.3 La demolizione edilizia chimica

 

Demolizione con malte espansive

Agiscono come i martinetti oleodinamici ma sono più lente, hanno il vantaggio del minimo impatto ambientale, come per i martinetti si usano preferibilmente per la demolizione di calcestruzzi poco armati come i basamenti delle grù e per la demolizione di rocce.

2.4 La demolizione per abrasione 

 

È la branca più versatile del settore demolitivo, si avvale di utensili diamantati capaci di tagliare i calcestruzzi, anche fortemente armati, con estrema precisione

2.5 Demolizione con filo diamantato

 

Un motore elettrico o oleodinamico muove una serie di pulegge che fanno scorrere sulla zona di taglio un filo inanellato con sfere al diamante, il manufatto viene tagliato con discreta precisione.

Non ci sono limiti teorici agli spessori che possono essere tagliati. Il sistema è raffreddato ad acqua.

Si può usare in tutti i casi di demolizione totale o demolizione parziale.

2.6 Demolizione con sega a disco

 

È il sistema che offre la maggiore precisione, un motore elettrico o oleodinamico che scorre su guide fissate al manufatto o su proprie ruote nel caso di tagli orizzontali, aziona un disco diamantato che può raggiungere il diametro di 2000 mm.

Viene usato in tutti i casi di demolizione parziale e specie nelle situazioni di ristrutturazioni e restauro dove si richiede precisione e contenimento delle vibrazioni con basse emissioni di inquinanti come rumori e polveri.

2.7 Demolizione con sega a catena

 

È un sistema usato principalmente per il taglio di muri in mattoni. Trova largo impiego per il risanamento di murature umide mediante l’inserimento di lamine costituenti barriera contro l’umidità risalente.

Un motore elettrico o oleodinamico fa scorrere intorno ad un braccio sottile una catena con inserti al diamante, le seghe a catena possono essere sia manuali che montate su un castello che scorre su proprie ruote consentendo, con precisione, il taglio orizzontale delle pareti in mattoni a pochi cm da terra.

Il taglio con sega a catena viene usato in tutti i casi di demolizione parziale di murature e specie nelle situazioni di ristrutturazioni e restauro dove si richiede precisione e contenimento delle vibrazioni con basse emissioni di inquinanti come rumori e polveri.

2.8 Demolizione con carotaggi

 

La macchina carotatrice agisce come un grosso trapano a colonna che azionando una punta diamantata produce fori che vanno da pochi mm di diametro fino a 1.200 mm. o più.

Con l’ausilio di prolunghe si possono raggiungere penetrazioni elevate (varie decine di metri), la macchina carotatrice elettrica o oleodinamica, può essere raffreddata sia ad acqua che ad aria per l’esecuzione di fori a secco.

Il sezionamento del cemento armato si ottiene con una serie di fori contigui.

Si usa in tutti i casi in cui sia necessario creare forometrie per impianti tecnologici; nei casi di tagli a secco di grandi masse ed in particolari condizioni di demolizione di muri controterra di grosso spessore non aggredibili con la sega a tuffo o con la sega a disco diamantato o a filo diamantato.

2.9 Demolizione per idrodemolizione o demolizione ad acqua

 

È un sistema molto versatile ma costoso, poco usato in Italia, un getto di acqua ad altissima pressione viene diretto sul manufatto da demolire e ne procura la disgregazione.

A seconda degli ugelli e della portata di acqua si possono ottenere dalla sola scarificazione del cemento armato per mettere a nudo i ferri di armatura, alla distruzione del manufatto.

I getti di maggiore portata vengono manovrati da robot o montati su macchine semoventi.

2.10 La demolizione edilizia per effetto termico

 

Demolizione di manufatti edilizi con lancia termica.

La demolizione con lancia termica risulta costosa ed è utilizzabile solo in ambienti di tipo cantieristico o all’aperto, ha il grosso vantaggio di poter essere utilizzata anche in ambiente subacqueo.

Da un cannello di diametro variabile esce una miscela di ossigeno addittivato con metalli dolci che ossidandosi consentono di sviluppare una enorme azione calorica fondendo sia il metallo che il calcestruzzo.

Si avvale di tre azioni combinate: azione chimica, azione termica, azione cinetica.

Nonostante il costo elevato è estremamente versatile.

2.11 Demolizione di manufatti edilizi con l’ausilio del cannello a gas

 

Il cannello è molto simile a quello usato per la saldatura, si brucia una combinazione di ossigeno ed acetilene che raggiunge elevate temperature fondendo i metalli.

Nelle demolizioni edilizie viene usato principalmente per il taglio dei ferri di armatura di grosso diametro.

2.12 Demolizione di manufatti edilizi con plasma ad arco elettrico

 

È utilizzabile solo per materiali conduttori e dunque in edilizia per il taglio dei ferri di armatura e per il taglio delle strutture metalliche.

Relativamente economico e preciso sfrutta l’effetto termico prodotto dall’arco elettrico.

L’arco viene condotto da un gas che lo trasferisce dall’ugello al materiale da tagliare generandone la fusione.

2.13 Demolizione di manufatti edilizi con l’effetto laser

 

Il laser sfrutta un fascio di luce particolarmente concentrato che produce un effetto termico in grado di fondere qualsiasi materiale.

Risulta estremamente preciso e versatile ma altrettanto costoso, specie per le potenze necessarie alla demolizione edilizia.

Nel campo della demolizione edilizia il suo uso è limitato a qualche sperimentazione ed a rari e complessi interventi di restauro ove è determinante l’assenza di effetti meccanici sul manufatto.

 

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